giovedì 11 ottobre 2012

♪♫♪ Piece ♪♫♪– Hinako Ashihara

Ho la pelle d’oca, i brividi percorrono le braccia e la schiena, penetrando ancora più a fondo lungo la spina dorsale e per quanto ci provi non riesco a fermarli.
E tutto perchè ho deciso di parlarvi di Piece, della superba Hinako Ashihara (gli usignoli intonano dolci melodie, il cielo è sereno ed una leggera brezza mi accarezza il volto).

Trama:

Mizuho Suga è una studentessa universitaria particolarmente riservata che tiene tutti a distanza, e questo vale sia per i genitori, che per il fidanzato (che la tradisce perchè non si sente importante  per lei), che per gli amici.
Un giorno viene a sapere che una sua compagna di classe del liceo, Haruka Origuchi, è morta, e al funerale la madre convinta che le due ragazze fossero molto amiche (si erano parlate massimo tre volte), le chiede di indagare su un episodio avvenuto nell’estate tra il secondo ed il terzo anno del liceo.
La ragazza timida e riservata che “non parlava mai con nessuno, non sorrideva mai, non si arrabbiava mai. Stava sempre seduta in un angolo dell’aula… trattenendo il respiro per non farsi notare” aveva avuto un ragazzo ed era rimasta incinta di lui per poi abortire.
La madre della ragazza chiede a Suga di cercare quel ragazzo, il suo intento è capire la figlia, pentita di non averle chiesto nulla quando ancora poteva farlo.
E così Suga si ritrova invischiata in questa storia, nel passato di una ragazza morta, con le persone che hanno influito, chi più chi meno, nella vita di Origuchi. E a differenza di quanto è sempre accaduto, Suga cambia : la barriera che aveva sempre posto tra se e gli altri viene abbattuta, piange chiede aiuto, si innamora di e combatte per questo amore.
Immagine

Pensiero:

Dire che mi piace è un eufemismo! ADORO questo manga, adoro il fatto che la protagonista abbia una certa età e che quindi non si tratta della solita ragazzina che entra nel mondo del liceo o, peggio ancora, delle medie.
I personaggi hanno dei profondi tratti psicologici, le situazioni che vivono non sono sempre facili, ma forse anche per questo sono reali. I pezzi che Suga mette insieme entrano a far parte della sua anima, simbolo di come tutte le situazioni della vita contribuiscono a plasmarci, ma solo se noi glielo permettiamo. Suga all’inizio andava avanti per la sua strada evitando gli attriti che vengono creati dalle persone, ma con l’andare avanti nella ricerca capisce che questi attriti aiutano a crescere e a plasmare le persone che siamo e quelle che diventeremo.
Se proprio devo trovare una pecca è la centellinazione dei tankobon, nei 2 anni passati dal primo volume solo 7 sono stati realizzati e pubblicati, ma proprio per questo ogni volta che esce un nuovo volume mi sembra di custodire un tesoro.ù
A parte questo non posso fare a meno di consigliare a tutti la lettura di quest’opera stupenda ♥♥♥♥♥♥
Giudizio finale : 

mercoledì 10 ottobre 2012

Traitor Spy Trilogy - La storia della corporazione 20 anni dopo.

Lo ammetto: c'ho preso gusto con i sequel, e infatti dopo il sequel di Yelena e Valek (non ricorderò mai come si chiama la saga - Study Trilogy) ho tirato fuori dalla libreria un altro sequel, che stava prendendo un po' troppa polvere, sempre sulla magia. Questa volta siamo a Imardin, presso la Corporazione, 20 anni dopo la storia di Sonea ed Akkarin.
Dove eravamo:
A Imardin Capitale di Kyralia ha sede la Corporazione dei maghi, un'università realizzata per educare e controllare tutti coloro che sono dotati di poteri magici. Durante l'annuale Epurazione, un evento in cui i maghi scacciano via dalla città criminali, vagabondi e mendicanti tra la folla una ragazza riesce a superare le difese dei maghi e colpire uno di loro, Fergun. Partita la caccia alla maga si scopre che si tratta di Sonea, un'orfana.
La Corporazione subisce uno shock perché mai prima d'ora una ragazza dei bassifondi aveva dimostrato di possedere dei poteri magici, ma posta di fronte all'alternativa di bloccare i suoi poteri o farla entrare nella corporazione quest'ultima sarà la scelta finale.
La Corporazione viene inoltre a sapere che il Sommo Lord, Akkarin, è a conoscenza di un particolare tipo di magia, chiamata magia nera, considerata proibita, il quale per assicurarsi la collaborazione dell'amministratore Lorlen e di Rothen prende "in ostaggio" Sonea rivendicandone la tutela, ma senza fare nulla per i soprusi a cui la ragazza è sottoposa da parte di alcuni novizi capitanati da Regin.
Alla fine Sonea scopre che gli Ichani, un gruppo di reietti di Sachaka (una delle terre confinanti con Kyralia) che conoscono e praticano la magia nera vuole attaccare Kyralia per impossessarsene e rendere tutti schiavi.
Sonea apprenderà la magia nera da Akkarin e se ne innamorerà, combatterà contro gli Ichani salvando Kyralia ma pagando un alto prezzo in quanto Akkarin perirà nello scontro.
Vent'anni dopo, ai giorni nostri:
Lorkin, figlio della maga nera Sonea e dell'eroe di Kyralia, Akkarin, è diventato un mago, ma l'ombra del padre e della madre è imponente e quando si presenta l'opportunità di recarsi a Sachaka con l'ambasciatore Dannyl, non se la lascia scappare nonostante l'opposizione della madre.
Ma a Sachaka il pericolo di essere ucciso è reale, quindi Lorkin si ritrova a viaggiare con Tyvara, una ragazza appartenente ad un gruppo che si fa chiamare le traditrici verso il luogo in cui queste vivono, nascoste dall'autorità di Sachaka.

Pensiero:

L'ultimo libro è ancora inedito ma il mio giudizio sull'autrice resta positivo, come ho sempre detto "già il fatto che la voce narrante non è quella di una sedicenne o simil-tale (vedi 50 sfumature) è positivo".
La pecca riguarda la verbosità - è tanto prolisso -, ma le vicende catturano l'attenzione e il fatto che la storia si svolga su più fronti contemporaneamente dà quel tocco in più e quel movimento che manca.
Ritornano i personaggi che abbiamo incontrato nella prima saga, Sonea, ovviamente, Dannyl, ma anche Cery e sorpresa sorpresa... : Savara!
Lorkin nel suo desiderio di trovare una soluzione alternativa alla magia nera è comprensibile e tenero ♥♥. Resta la mia impressione sulla corporazione e cioè che negando le varie forme di magia tende a racchiudersi a riccio e quindi ad indebolirsi, e non si fa scrupolo di utilizzare persone che però cerca di tenere a freno (l'importante è crederci!)
Non vedo l'ora di sapere come si concluderà la storia. Stay tuned!
Giudizio finale :